sabato 29 ottobre 2011

Matti con le ali

Regina di tutti i santi
Il primo novembre si celebra la festa dedicata a tutti i santi. Strana gente, i santi. Sono persone normalissime che fanno scelte anormali.
Madre Teresa
Normalissime perchè chi incontra un santo non vede un marziano con l'aureola sulla testa, vede una mamma, o un impiegato, o un contadino, o un sacerdote, insomma vede una persona come ce ne sono tante. Che si confonde tra tante altre, senza dare nell'occhio o suscitare una grande impressione. Eppure i santi vivono in un modo che a noi crea scandalo e imbarazzo. E' gente che ha una scala di valori diversa dalla nostra, che dà poca importanza a ciò che per noi è vitale e sarebbe pronta a dare la vita (e tante volte la dà) per cose che noi talvolta trascuriamo completamente. I santi sono persone che come noi non amano la sofferenza, e se stanno male vanno dal dottore, anche loro come noi.
I coniugi Beltrame
Allo stesso tempo ringraziano Dio per la sofferenza che devono patire e la offrono in riparazione dei nostri peccati. E senza nemmeno avvertirci.
Bakita
Pur vivendo nel mondo i santi sarebbero pronti a rinunciare a tutto in nome di Dio, perchè per loro l'amore di Dio ha una forza di richiamo così forte che nulla potrebbe fermarli. I santi non appartengono ad una sola delle categorie in cui noi dividiamo la gente: poveri, ricchi, colti, ignoranti, occidentali, orientali, giovani, vecchi.
Giacinta, Francesco e Lucia di Fatima
Ci sono santi di tutte le specie e di tutte le appartenenze, l'unica cosa che li unisce è la spasmodica, violenta, imbarazzante aspirazione a fare la volontà di Dio, talvolta fregandosene completamente di quella che è la volontà dell'uomo. Epppure, allo stesso tempo, i santi amano l'uomo, lo servono, si spezzano per farsi nutrimento di chi ha fame. Strana gente, i santi, pronti a lasciare casa, amici, professione, onori, famiglia, per una promessa di felicità.
Padre Pio e Gesù




Gente curiosa i santi, chiacchierano poco, talvolta hanno un pessimo carattere, ma quando ti sorridono ti fanno intuire quanto deve essere bello il Cielo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Papa Ratzinger, sempre più grande

Domani si terrà l'incontro di Assisi tra i rappresentanti delle varie religioni del mondo. E' il 25°anniversario del primo incontro di Assisi, inaugurato da Giovanni Paolo II. e il 20° anniversario del Catechismo della Chiesa Cattolica. L'incontro di Assisi è nato con le migliori intenzioni, ma ha prestato il fianco ad un rischio gravissimo: quello di far credere che tutte le religioni sono uguali e che adorare un Dio o l'altro è la stessa cosa, cioè cambiano i nomi, ma la sostanza è la stessa (quello che si chiama sincretismo). Ma stavolta ci sarà Benedetto XVI, che non solo ha un grande cuore, ma anche una grande prudenza e una profonda saggezza. E ci sarà proprio per evitare rischi di fraintendimenti. In una nota scritta ad un suo amico tedesco dice:
"Comprendo molto bene la sua preoccupazione rispetto alla partecipazione all’incontro di Assisi. Però questa commemorazione doveva essere festeggiata in ogni modo e, dopo tutto, mi sembrava la cosa migliore andarvi personalmente, per poter provare in tal modo a determinare la direzione del tutto. Tuttavia farò di tutto affinché sia impossibile un'interpretazione sincretista o relativista dell’evento, e affinché resti fermo che sempre crederò e confesserò ciò che avevo richiamato all’attenzione della Chiesa con la 'Dominus Iesus”. 
Che Dio ce lo conservi a lungo. Papa Benedetto ha voluto che al di là dei discorsi formali e dei vari interventi non ci fossero preghiere in comune, ma ognuno pregasse individualmente in una stanza messa a disposizione nei pressi della basilica. Perchè è schizofrenica la situazione in cui un ebreo, che rifiuta Gesù come Messia, preghi il suo Dio - che per un Cristiano è il Padre del Messia, al quale magari, in ossequio a ciò che dice il Talmud, chiede di maledire i cristiani. E' schizofrenica la situazione di un musulmano, che prega ospite dei cristiani, il suo Allah, per il quale nei suoi paesi vieta ai cristiani di vivere liberamente la propria fede. E' schizofrenico e ridicolo vedere pregare fianco a fianco gente che predica cose opposte e spesso inconciliabili.
Noi crediamo in Gesù Cristo Figlio di Dio, l'unico Salvatore del mondo, mediante il quale abbiamo la vita. Amiamo tutti gli uomini e parliamo con tutti gli uomini, ma non consideriamo le altre religioni alla pari della nostra, perchè solo la religione cattolica è stata voluta e fondata e donata da Gesù. E solo Gesù ci mostra il vero volto del Padre. Tutte le religioni possono contribuire a lla giustizia e alla pace, intesa come assenza di guerra. Ma solo Gesù dona la vera Pace, cioè la riconciliazione tra l'umanità e Dio. Affidiamo l'incontro di Assisi a Maria, madre della Chiesa, affinchè non solo non si creino equivoci, ma la Verità della Chiesa Cattolica rifulga nella luce dello Spirito Santo davanti a tutti gli uomini.

lunedì 24 ottobre 2011

La preghiera nel regnodel rumore

La confusione delle idee e il chiasso sembrano le caratteristiche dominanti del nostro tempo. Nel caos agitato in cui tutti ci troviamo a vivere e a fare delle scelte, la voce di Dio sembra sparita. Il sussurro dello Spirito Santo è sovrastato dai rumori. Il conforto del Misericordioso è nascosto dalle tentazioni alla disperazione. Eppure nel profondo del cuore ogni uomo cerca quella pace a cui non si riesce più a dare un nome, ma che è la presenza stessa di Cristo nell'anima.
Per ritrovare quella pace è necessaria l'immersione  nella preghiera del cuore, proprio come un giorno siamo stati immersi nell'acqua battesimale. Occorre chiudere occhi, orecchie e memoria e metterci davanti allo sguardo d Dio in silenzio. Così come nell'acqua del battesimo l'azione dello Spirito Santo ci libera dal peccato originale e ci apre ad un rapporto di figli con il Padre, così nella preghiera è lo stesso Spirito che ci libera dalle catene di ogni giorno e ci conferma in questa unione con Dio. E dall'acqua della preghiera ne usciamo lavati, ammaestrati e invitati alla conversione. Pronti a portare luce - in un mondo di tenebre - e speranza - in un mondo disperato.

venerdì 21 ottobre 2011

La vendetta non ci appartiene

Gheddafi non è stato ucciso, Gheddafi è stato profanato. Il fatto che in vita sia stato un dittatore (ma poi,  un dittatore che si è adoperato per il suo paese, per modernizzarlo e dargli un'economia all'avanguardia) non giustifica la barbarie a cui abbiamo assistito. Stamattina su Rai 3, verso le 6,45 quel campione di pensiero libero di Corradino Mineo, direttore di Rai News 24, diceva che era giusto mostrare le immagini di Gheddafi straziato, ma non bisognava idulgere nella ripetizione in modo ossessivo, tanto per acquistare spettatori. E senza che quasi finisse la frase apparivano le scene orribili e sanguinolente che da ieri stanno imperversando su tutte le televisioni. Quanta ipocrisia. Come ipocrita appare l'occidente, America in primis, che ha il coraggio di dire che ha vinto la Libia democratica, i ribelli, il popolo. Se quelle bande di predoni sono riuscite dopo mesi ad avere il loro trofeo è solo perchè sono state armate e appoggiate dalle forze internazionali, a cui non frega nulla della sorte di Gheddafi e del popolo libico, ma solo quella dei loro interessi.
Quelle scene di vendetta non sono ammissibili. La vendetta non è una scelta cristiana. Gli ebrei, i musulmani, gli atei, amano e utilizzano la vendetta. Ma un cristiano deve solo amare e perdonare tutti. A cominciare dai nemici. A fare giustizia ci penserà Dio, al momento opportuno che lui solo conosce. Gheddafi, ora che è davanti a Dio, renderà conto delle proprie scelte, a noi resta solo di pregare per la sua anima e per quella dei suoi assassini.

mercoledì 19 ottobre 2011

Il Dio del qui ed ora

l'Uomo-Dio
Dio non è solo nell'alto nei cieli. Dio non è solo l'assoluto irraggiungibile. Dio non è un segno, un simbolo, un ideale.
Dio è qui ed ora. Si interessa profondamente delle vicende umane, della mia vita in particolare. Dio mi segue, si preoccupa per me, mi guarda e organizza tutto per il mio bene.
Dio si è fatto carne in Gesù Cristo, conosce la mia umanità, i miei problemi e tutto quello che c'è da sistemare nella mia vita.
Dio è qui ed ora, mentre scrivo e mentre leggo. Se non lo sento intervenire con evidenza è perchè ama la mia libertà e non vuole costringermi a credere in Lui con azioni straordinarie. Ma è qui. L'offesa peggiore che possiamo fargli è non trattarlo come persona, come amico, ma solo come un "ente" spirituale, magari creatore, ma distante.
Dio è qui ed ora ed ha un volto.

lunedì 17 ottobre 2011

Ottusità di genere

Tony Anatrella, sacerdote e psicanalista francese, consultore dei pontifici consigli della salute e della cultura, a Brescia sabato scorso ha invitato tutti a "Non avere paura di combattere l’ideologia del gender, che sarà il tormentone del secolo, anche se troverete opposizioni e ostilità, e soprattutto timore anche all’interno della Chiesa. Siate una minoranza profetica, che fa proprie le parole del beato Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato, nel 1978, quando appunto invitò a non avere paura di Cristo". Cos'è l'ideologia di gender? Riprendiamo da http://unoconunapersempre.org:

La teoria del gender è un’ideologia a sfondo utopistico basata sull’idea, già propria delle ideologie socio-comuniste e fallita miseramente, che l’eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità. Negare che l’umanità è divisa tra maschi e femmine è sembrato un modo per garantire la più totale e assoluta eguaglianza – e quindi possibilità di felicità – a tutti gli esseri umani. Nel caso della teoria del gender, all’aspetto negativo costituito dalla negazione della differenza sessuale, si accompagnava un aspetto positivo: la totale libertà di scelta individuale, mito fondante della società moderna, che può arrivare anche a cancellare quello che veniva considerato, fino a poco tempo fa, come un dato di costrizione naturale ineludibile. La teoria del gender comprende quindi un aspetto politico (la realizzazione dell’uguaglianza e la possibilità senza limiti di scelta individuale), un aspetto storico-sociale (la giustificazione a posteriori della fine del ruolo femminile nelle società occidentali) e un aspetto filosofico-antropologico più generale, cioè la definizione di essere umano e il rapporto fra questo e la natura. L’ideologia del gender è dunque una delle tante derive che ha preso l’utopia dell’uguaglianza.

Questa teoria è sbagliata e ottusa. Esistono due sessi, maschio e femmina, grazie a Dio diversi e complementari. Se qualcuno ha una coscienza confusa sul suo sesso, per una serie di ragioni diverse, spesso legate alle sue esperienze o al tipo di educazione ricevuta, ovviamente merita rispetto come ogni altra persna, ma il rispetto è dovuto anche alla verità. Perciò occorre ribadire che il comportamento omosessuale è contrario alle leggi di natura e intimamente disordinato.

domenica 16 ottobre 2011

Anno della fede

Oggi il Papa ha annunciato che l'11 ottobre 2012 avrà inizio l'anno della Fede, in occasionedei 50 anni del Concilio Vaticano II.
In tanti si daranno da fare per escogitare piani pastorali per un nuovo annuncio della fede, in tanti organizzeranno incontri e meeting per proposte varie (una facile profezia: "Comunicare la fede in una società multiculturale"), In tanti scriveranno libri e articoli.
In tanti.
Pochi ricorderanno, invece, che la Fede passa attraverso i testimoni, e i testimoni devono essere messi in condizione di uscire allo scoperto.
Sempre, ma oggi di più, si ha paura della radicalità evangelica, di chi vive in maniera coerente la propria fede senza guardare in faccia a nessuno, di chi ricorda cle la vera novità è sempre e soltanto Cristo in Croce. Ma questi sono i testimoni della fede. I catechisti del "volemose bene" e dell'eticamente corretto, gli apostoli del battimani e delle bandiere arcobaleno hanno stufato. Non sono certamente loro che possono testimoniare la fede e accendere il desiderio di essere cristiani.

Se vogliamo che l'anno della fede sia davvero efficace, dobbiamo solo invitare a vivere in maniera piena il Vangelo, a mettere alla prova Dio agendo in conformità alla sua volontà. Non sono i piani pastorali che salveranno il mondo, ma gli umili testimoni della Verità vissuta giorno per giorno.

sabato 15 ottobre 2011

Come si ottiene una vittoria

Oggi a Roma sfilano gli indignati. Certo che siamo tutti indignati per come vanno le cose, ma siamo sicuri che una marcia o una protesta, o anche una rivoluzione cambierà le cose? Illuso chi lo pensa.

Chiunque abbia letto un pò di storia sa che le rivolte popolari e le sollevazioni sono state sempre manovrate dal Potere, la gente strilla e rompe vetrine, ma la storia si muove per forze diverse. Solo i cristiani hanno la possibilità di cambiare davvero il corso delle cose, spesso però se ne dimenticano.

Pochi giorni fa è stato il 440° anniversario della Bataglia di Lepanto, uno degli episodi più gloriosi dell'intera storia mondiale. Un esercito sterminato di turchi all'assalto dell'Europa, il nostro continente sarebbe caduto sotto il dominio dell'Islam. Eppure la lega cristiana, sorretta dalla fede, dall' invito del Papa al digiuno e alla recita pubblica del rosario fermò i turchi a Lepanto in una memorabile battaglia che salvò l'Europa. "Domenica 7 ottobre 1471 Giovanni d'Austria fece schierare le proprie navi in formazione serrata. Non più di 150 metri separavano le galee. Qui avvenne la battaglia decisiva, nel golfo di Lepanto, all'uscita dello stretto di Corinto. Quando le flotte giunsero a tiro di cannone i cristiani ammainarono tutte le loro bandiere e Giovanni innalzò lo stendardo con l'immagine del Redentore crocifisso. Una croce venne levata su ogni galea e i combattenti ricevettero l'assoluzione secondo l'indulgenza concessa da Pio V per la crociata. Parteciparono al combattimento, da un lato, 195 galere nella maggior parte veneziane e, dall'altro, circa 300 navi turche. La flotta cristiana conseguì una vittoria completa. Quasi tutte le navi nemiche furono catturate o affondate. L'ammiraglio turco Mehmet Alì Pasciá fu decapitato. Vennero liberati 15.000 cristiani che erano stati ridotti in schiavitù e incatenati ai banchi delle galere".
In seguito al questa vitoria fu istituita la festa della Madonna del Rosario ad inizio ottobre.
La preghiera del Rosario e la fede in Gesù e Maria ottengono vittorie e miracoli,conversioni e riappacificazioni. Per Dio nulla è impossibile, ma bisogna aver fede, pregare e offrire sofferenze. Altro che cortei.

venerdì 14 ottobre 2011

Nonna Papera e altre proposte

Abbiamo preparato una sezione di questo blog dedicata all'autoformazione. Una serie di libri consigliati (ma potremmo dire "indispensabili") per sopravvivere all'ignoranza della fede.
Oggi si sentono tutti in dovere di parlare di religione e Chiesa, da Dan Brown ad Augias, da Scalfari a Topolino, da Vito Mancuso a Nonna Papera. Una serie di falsità, bugie, provocazioni gratuite o vere e proprie cialtronerie che sfruttano l'analfabetismo dei cristiani, la povertà della catechesi nelle parrocchie, il potere persuasivo dei mezzi di comunicazione di massa.
A fianco trovate il link per entrare nella sezione, con tanti auguri di buona lettura!

mercoledì 12 ottobre 2011

La relatività e il relativismo

La teoria della relatività di Einstein prevedeva ch non si potesse mai superare la velocità della luce. Qualche giorno fa un esperimento italiano ha probabilmente dimostrato che invece si può, affondando un colpo serio alla teoria.
L'ideologia del relativismo invece, afferma che non ci sono idee morali o religiose assolute, cioò valide per tutti. E che i principi variano di  tempo in tempo, di persona in persona. Non ci vuole un esperimento per dimostrare che invece questa è un'idiozia. Basta un pizzico di logica. Perchè se il relativismo è vero, allora è relativo anche il relativismo, quindi il relativismo è valido per me oggi, ma domani non è più valido, quindi il relativismo si contraddice da solo.
In realtà esistono una serie di principi assoluti che valgono sempre e per tutti. Se una cosa è male è male sempre. Se una cosa è bene è bene sempre. Anche se non ci fa comodo e se cerchiamo scappatoie.
Ad esempio l'aborto è un male, perchè è togliere la vita ad un essere umano. Senza eccezioni. Anche se si potranno capire umanamente le ragioni che hanno spinto una povera madre ad arrivare ad abortire, l'aborto rimane di per sè un male assoluto.

I principi morali assoluti ricadono nella morale naturale, cioè in quell'insieme di valori presenti in ogni uomo, come la dignità della persona, il rispetto della vita dal concepimnto alla morte naturale, la proprietà privata, la famiglia basata su un legame indissolubile tra un uomo e una donna, ecc. Questi principi non si possono mettere in discussione, nessuno ne ha diritto, nemmeno un governo, nazionale o sovranazionale. Senza principi assoluti diventa tutto un caos, in cui prevale solo la legge animalesca del più forte.
(Assoluto, da "ab-solutum" = sciolto, libero da qualsiasi legame di dipendenza. Dio è il perfetto Assoluto, perchè la sua esistenza  non dipende da nessuno)

martedì 11 ottobre 2011

Mistico o mastico?

Tanta gente cerca spiritualità e risposte alla propria sete e invece trova yoga, reiki, soka gakkai, spiriti guida e altre favole. Trova tutto meno la Verità. E la colpa è dei cristiani che si sono distaccati, per primi, dalla verità e quindi non possono testimoniarla agli altri: "Io sono la vite e voi i tralci, chi rimane in me fa molto frutto, perchè senza di Me non potete far nulla". Ritorniamo a Cristo, con tutta la nostra forza e la disponibilità piena, se vogliamo cambiare il mondo.

lunedì 10 ottobre 2011

I cristiani uccisi in Egitto

I cristiani copti, cioè gli appartenenti all'antica Chiesa  cristiana di Egitto, hanno una storia di persecuzioni e martirio che ancora dura. Ieri,  ventitrè di loro sono stati uccisi al Cairo da musulmani.   Il nuovo governo, nonostante l'allontanamento di Mubarak e le tante promesse, continua a permettere la persecuzione dei cristiani e a rendere la vita difficile a coloro che vogliono essere fedeli a Gesù.
Preghiamo per i fratelli egiziani e invochiamo la misericordia di Dio per i loro assassini. Che il sangue dei martiri accelleri presto la conversione dei musulmani alla religione cattolica.

domenica 9 ottobre 2011

Benvenuti

"Dio l’ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù  ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre". 

Inizia così la nostra piccola avventura. Con il riconoscimento definitivo, assoluto, inequivocabile che davanti a Gesù tutto il Creato si pieghi e adori, perchè solo Lui Dio, solo Lui il Salvatore, solo Lui il nostro Re. 
Consacriamo questo piccolo blog a Maria, la Vergine Madre di Gesù e Madre nostra, A Lei offriamo il nostro lavoro, invocando la sua benedizione e il suo sostegno.