sabato 24 novembre 2012

Un articolo che dovrebbe far pregare molti cristiani

Un articolo che dovrebbe far pregare molti cristiani! Perché bisognerà dare conto a Dio, ognuno secondo la propria parte di responsabilità:
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Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

lunedì 19 novembre 2012

Cosa significa Anno della fede?

Anno della fede vuol dire pure:

Logo Italian versionCiò che possiamo fare con le nostre forze dobbiamo impegnarci a farlo. Ciò che non possiamo fare con le nostre forze dobbiamo chiederlo con la preghiera. Ciò che non riusciamo ad ottenere con la preghiera dobbiamo amarlo come volontà di Dio.


Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

sabato 17 novembre 2012

L'incontro con Cristo

La Messa domenicale è un obbligo per i cristiani, ma come al solito, nel cristianesimo, ciò che è obbligato è un regalo di Dio. E infatti a Messa ci si va per lodare Dio e per offrirgli il culto che spetta al nostro Creatore e Padre. Ma nella Messa, in realtà, è il Padre che si fa presente nella nostra vita offrendoci amorevolmente - ogni volta - suo Figlio, perché nella liturgia c'è il rinnovamento del sacrificio di Cristo. Ogni volta che il celebrante ripete le parole, tutti ci ritroviamo sul Golgota, sotto la Croce, tutti veniamo posti davanti a Gesù vivo e vero, tutti siamo chiamati a nutrirci realmente dell'Agnello senza macchia.
Nella Santa Messa Gesù c'è, veramente c'è, con il suo Corpo, la sua Anima, il suo Sangue e la sua Divinità. Il Padre vede la nostra debolezza, vede la nostra incapacità, il nostro peccato che ci uccide, e impietosito ci offre il cibo per la vita eterna. Gesù.
Un cristiano senza Messa era un cristiano
Che pena quando ci accorgiamo, e noi fedeli ce ne accorgiamo, che un prete non crede in quello che fa, che celebra superficialmente, che confida più nelle sue parole che nella potenza dello Spirito Santo. Che pena se, tenendo tra le mani il Figlio di Dio, non adora, non dà il tempo di pregare, corre. Che pena le Messe brutte, con le preghiere trascinate, con i canti inappropriati, con i telefoni che squillano, con i cristiani che di fronte a Cristo non si inginocchiano. Uno spasso per il demonio.
Allora riscopriamo la Messa: curiamo la giusta preparazione, magari avendo già letto il vangelo (per esempio qui), andiamoci pensando a Chi incontreremo e mangeremo. Prepariamoci con una confessione fatta bene. Prepariamoci chiedendo alla Madonna di sedersi vicino a noi nel nostro banco, per farci partecipare con i suoi sentimenti e la sua devozione alla sacra liturgia. La Messa così ritornerà ad essere il motore della vita ecclesiale, il cuore della settimana, il luogo della fede, il nutrimento del mondo.


Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

domenica 11 novembre 2012

FB addio! E senza rimpianti

Dal 1 dicembre 2012 il nostro profilo "Midaf Italia" viene tolto da Facebook. 
Rapidamente spieghiamo i motivi:

1. Facebook è rumoroso. C'è tanta gente che scrive sovrapponendosi velocemente l'uno all'altro, si crea un rumore di fondo in cui non si riesce a concentrarsi su nulla in particolare. Tempo sprecato.
2. Facebook è un miscuglio. C'è di tutto, cose buone e cose cattive, cose utili e cose dannose, cose sagge e cose sciocche, ma è un miscuglio inestricabile in cui alla fine tutto viene contaminato, anche le proposte migliori.
3. Facebook è frettoloso, non c'è tempo di soffermarsi a riflettere.
4. Facebook è aggressivo e prepotente, non c'è spazio per il vero ascolto e la vera discussione.

In modo particolare per i cristiani:
5. Facebook è colonizzato da seminatori di buonismo, pacifismi arcobaleno e foto sentimentali, angioletti rosa e preghierine sdolcinate. Tutta roba che di fronte al Crocifisso sanguinante rivela la sua inconsistenza.
6. Facebook è colonizzato dai fan di mille apparizioni, che inondano la rete di messaggi, profezie, guaritori e veggenti in tour.
7. Facebook mostra un cristianesimo autoreferenziale, che parla solo per sè e pochi intimi. Non si presta ad una vera evangelizzazione, perchè l'evangelizzazione richiede un contatto personale, una testimonianza vissuta, una riflessione prolungata.

Face-Babel
Mc Luhan diceva che il mezzo è il messaggio. Il mezzo Facebook produce un messaggio inequivocabile: superficialità, confusione, fretta, spreco di tempo, sovrapposizione di piani, assenza di ragionamento. In una parola, una Torre di Babele. La risposta alla Babele di ogni tempo è solo lo Spirito Santo, che dice la Verità e mette ordine, ma  nel silenzio e nella preghiera.

Per tutto questo  Midaf Italia continuerà a offrire le proprie meditazioni cattoliche su questo blog, ma lontano dal caos di Facebook. in un luogo  pieno di vera accoglienza.
Grazie a voi che ci avete accompagnato in questa esperienza, ci auguriamo di rivedervi sul blog, ricordandovi che potete abbonarvi gratis agli aggiornamenti, sicuri di non perdere nemmeno un post. Dove farlo? Su questa pagina, in alto a destra.



Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

domenica 4 novembre 2012

La felicità cristiana

Sempre disponibile al sorriso
 La felicità per i cristiani è qualcosa di particolare e unico. Non è l'allegro benessere che ogni tanto si manifesta nella vita delle persone in seguito ad una bella esperienza o a qualche notizia piacevole. Non è nemmeno il divertimento che smuove l'emotività quando si ride in compagnia. La felicità cristiana non è il completo stato di beatitudine, che sarà sperimentato pienamente solo in Paradiso. Certo, tutte queste forme di gioia, in un modo o nell'altro, sono anche esperienza dei cristiani in quanto persone che reagiscono come chiunque altra ai normali alti e bassi della vita, ma non basta. 
La felicità dei cristiani è qualcosa di inimitabile, perchè inimitabili ne sono le cause. Il credente è felice perchè lo sguardo di Dio non lo abbandona mai; perchè Gesù, il Figlio di Dio, è morto in Croce per dargli la vita. Il credente è felice perchè nessuna potenza  sarà mai abbastanza forte da strapparlo dall'amore di Dio, se lui non vuole. Il credente è felice perchè relativizza tutto e perchè tutto è finalizzato al bene; perchè il sole è bello e la pioggia disseta la terra. Il credente è felice perchè combatte una guerra che è già vinta in Cristo. Ecco perchè un cristiano sempre triste, eccessivamente ascetico, musone, o che si prende troppo sul serio, è un cristiano che dovrebbe andare a scuola di buon umore, magari da un maestro come Chesterton, lo scrittore di "La serietà non è una virtù".


Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.