martedì 31 luglio 2012

La Guerra Santa

Lo spirito combattivo lo abbiamo ormai lasciato ai tornei di calcio e alle olimpiadi. Nemmeno più alle guerre, perchè le guerre ormai sono questioni di ingegneri, economisti e contractors, in pratica killer a pagamento, un tanto a chilo.
Eppure c'è un ambito dove la guerra assume un valore di nobiltà, dove si è chiamati a battaglie aspre e cruente. Un ambito in cui il valore di un uomo risplende nella capacità di sopportare l'urto del nemico e nella prontezza di ribattere colpo su colpo per conquistare la vittoria.
Lo scenario dove si combattono queste battaglie è invisibile, i rumori dello scontro non vengono colti nemmeno a pochi centimetri di distanza, i caduti si aggirano liberamente tra noi. Eppure è lo scenario più terribile e crudele, dove il campo dello scontro è il cuore e il tempo dello scontro è la vita intera.
E' la guerra dello spirito, combattuta contro le potenze delle tenebre e il richiamo alla ribellione.
Il cristiamo in questa guerra è già vincitore. Perchè Cristo ha vinto per lui. Ma non gli vengono risparmiate le singole battaglie, in ognuna delle quali deve confermare la propria adesione alla vitoria di Cristo agendo come Gesù chiede.
Il cristiano è il guerriero per eccellenza. Non riposa mai perchè in ogni tempo è sottoposto all'attacco di chi vorrebbe fargli tradire le sue promesse battesimali. Il cristiano è guerriero per eccellenza perchè in ogni istante deve far vincere nel suo cuore la grazia e morire il peccato. Ogni cristiano è querriero per eccellenza perchè non combatte contro nemici esterni in carne e ossa, ma contro il nemico più pericoloso, il proprio egoismo.
Il vero Crociato
La battaglia spirituale è la condizione perenne del cristiano, e si vince utilizzando alcune armi di comprovata efficacia: 1. La fuga, da ciò che ci può indurre al male; 2. La preghiera, incessante e fiduciosa; 3. Dialogo aperto e sincero con un accompagnatore spirituale di comprovata fede e umiltà; 4. La frequenza regolare ai sacramenti, e in modo particolare alla confessione; 5. Non dare ascolto a chiunque dica di vedere la Madonna o di parlare con Gesù o di avere carismi di guarigione o altri effetti speciali.
Ma sopratutto 6. La battaglia la vinciamo vivendo con la Chiesa, nella Chiesa e attraverso la Chiesa, come ha fatto Padre Pio, la cui battaglia più dolorosa è stata proprio l'ubbidienza sanguinante, come quella di Gesù sotto la croce.

martedì 24 luglio 2012

L'unica strada è l'amore

Se l'amore è la natura di Dio, amando diventiamo Dio.
Noi vogliamo evolverci continuamente, crescere, perfezionarci, uscire dalla nostra condizione di uomini limitati per raggiungere uno stato di perfezione, di superamento dei nostri confini, insomma vogliamo essere Dio. Satana ha usato questa nostra ambizione quando ha tentato i progenitori dicendo: "Voi sarete come Dio". Ma la strada di Satana ha riportato l'umanità nel fango. Eppure noi siamo chiamati davvero ad essere come Dio, ad essere figli di Dio, e quindi a condividere la sua stessa natura. Ma tutto questo è possibile solo se accettiamo la legge dell'amore, che si oppone a quella del peccato. Il peccato è fondato sull'egoismo e sulla disubbidienza, l'amore è fondato sull'apertura di noi stessi alla volontà di Dio e ai bisogni del prossimo. Il peccato ci impedisce di crescere e ci fa regredire a livelli animaleschi e sub/umani, l'amore ci unisce sempre più strettamente a Dio fino a farlo vivere pienamente dentro di noi.

venerdì 6 luglio 2012

Una bellissima riflessione sull'omosessualità e crisi...

..., che condividiamo pienamente, tratta dal sito PapalePapale:


Pederasti che “giocano” coi bambini. E crisi economica come castigo divino per Sodoma Vi scandalizzate? Non è colpa mia: la realtà va guardata in faccia ma anche di... dietro Hollande ha trovato la sua priorità politica: entro 3 mesi saranno possibili “matrimoni” e adozioni omosessuali in Francia. Era certamente quello di cui i francesi avevano più urgente bisogno. Ora i problemi della Francia sono risolti si può dire. Sarà società perfetta, grazie a un manipolo di anormali. Dice: il 63% dell’elettorato è d’accordo. Vorrei tanto capire chi è che intervistano, chi è che intervista e come, con quali domande capziose. Quello che mi fa ridere sono tre cose: 1 I pederasti vivono nel riflesso di se stessi e godono della loro… terrificante vita edonistica, alla ricerca del solo piacere, del fatuo (loro, infatti, è tale industria), della “spensieratezza e divertimento”, del sesso promiscuo, libero, sfrenato e totalizzante, in un festaiolismo permanente; fallocentrica la loro visione del mondo. Quanti di questi infelici veramente vogliono adottare… e vorranno farlo sul serio quando si renderanno conto di cosa è e a quante rinunce porta “possedere” – per loro è uno status symbol come un altro, un oggetto di lusso e di moda da aggiungere all’arredamento – un figlio, per giunta manco loro? Quanti staranno al gioco quando si renderanno conto – loro, così ignari della vita vera, di cosa è una famiglia e che mai ne avranno una, rinnegatori anche delle loro originarie, destinati come sono a passare dalle orge alla solitudine – quando si renderanno conto, dicevo, di quanto “costa” questo “soprammobile” di lusso, all’ultima moda: un “figlio”? Ossia un poveraccio nato disgraziato e finito per sua sventura nelle grinfie di questi cinici e crudeli di egual sesso, collezionisti di vite umane per far dispetto a Dio. 2 Ci sarà da ridere quando introdurranno il “divorzio” fra pederasti “sposati”: cambiano “marita” ogni 12 mesi in media. 3 Ma ancora di più mi fa scompisciare un dato: fra poco, di questo passo, in Europa, non ci sarà più nessuno da adottare. Pederasti in crescita esponenziale, famiglie vere scarse, di conseguenza figli vicino alla zero. Pederasti sempre di più, bambini sempre di meno. Del resto, politica, scuola e tv, stanno facendo di tutto per fare di ragazzi normali – a suon di ideologia in tutte le forme e le salse, a cominciare dai libri scolastici – degli anormali. Raccontava un amico su fb, giovanissimo ma già sposato, Matteo: “Puoi ben dire che è un gran casino…ho visto che in certi asili girano dei libri con gli animali. Roba normale per bambini dice mia moglie. Solo che se li apri vedi due pinguini (maschi) con il pinguino figlio, due elefantesse con due elefantini figli. Per arrivare alle galline (sempre dello stesso sesso) che hanno come figlio un coccodrillo. Non si può stare tranquilli neanche all’asilo. Fra poco dovrò fare la scelta per mio figlio, porrò due domande a chi dirige l’asilo: ci sono pinguini gay? fate lo spettacolo di Natale con Gesù Bambino o con Cappuccetto Rosso?” Dove abbonda, dunque, l’ideologia omosessualista e di genere – che è cultura intrinsecamente di morte, di rinuncia alla vita, di rifiuto e spegnimento della scintilla vitale nell’essere umano, di cupio dissolvi – cominciano ad aumentare a ritmo vertiginoso i pederasti, questa setta di untori; e al contempo diminuiscono le persone normali, le coppie, i matrimoni, il desiderio di moltiplicare la vita, diminuiscono i figli.
Morte e vecchiezza incombono perciò con un ombra sinistra sull’agonizzante decrepito Occidente europeo, reso smemorato dall’alzheimer storico, dalla schizofrenia che lo scinde da se stesso, dalla sclerosi senile, etica e morale; e che sta celebrando in finale, nel mondo alla rovescia, la sua crudele eutanasia, che sopraggiunge dopo l’autoevirazione. “Questa Europa che non si vuole più bene, che odia se stessa, che si autoperseguita”, disse lucidamente il cardinale Ratzinger a Marcello Pera. Che sia meglio farsi governare dai banchieri che dai politici? Voi immaginate Monti che se ne esce con ‘sta cosa del “matrimonio e adozioni omosessuali” come il politico socialista Hollande? L’ultima ideologia: quella di genere, omosessualista. L’ultima moda: “matrimonio” e adozioni per i pederasti. Che pensarne? Ma niente, adesso è il balocco di moda che i bambini cattivi a cui piace il pisellino pretendono da papà Stato. Un capriccio prepotente e irrazionale. Uno sfregio livoroso a quelle famiglie vere e benedette da Dio, quali mai ne avranno loro e tanto meno lo saranno. Appena si renderanno tutti conto che è una vuota porcheria senza senso… e di cosa sono e che vita (altro che famiglia!) conducono e vogliono continuare a condurre i pederasti… con cambio di partner a ogni capodanno, faranno la fine dei registri delle unioni di fatto: annunciati fra grande clamore come “grande conquista civile invocata dai tempi e dal mondo”… ma che finita la sbornia ideologica, appagato il capriccio, sono rimasti vuoti e senza iscritti. Diamogli il giocattolo, facciamoli giocare coi “bambolotti” questi pederasti che a loro tempo già giocarono con le bambole: saranno loro stessi a stancarsi presto, come tutto i bambini capricciosi e dispettosi. Che ottenuto il giocattolo, ci giocano un po’, poi lo stufano, lo scassano e lo abbandonano in un angolo. Ritorneranno, tempo 5 anni, a pretendere solo fallo, il loro stato naturale: quel culto ossessivo-compulsivo e famelico di genitali maschili che nella loro infelice vita move il sole e l’altre stelle. E allora vedrete: nascerà il femminismo pederastico con tanto di sloga liberatori: “basta col frocio angelo del focolare”, “basta con la gabbia reazionaria della famiglia”, “basta con le catene cattoliche della maternità” “lasciateci scopare in santa pace e tenetevi i vostri bambini”, “tremate tremate le froce son tornate… single” “i vostri diritti da eterosessuali ci rinchiudono nella sfera domestica e ci precludono la politica, il lavoro, la sfera pubblica”, “riprendetevi i vostri bambini, anche dei genitori gay hanno diritto a divertirsi senza bambocci fra i piedi” e bla bla bla. So’ pederasti, so’ fatti così, inseguono le mode, tutte le mode e di tutte si stancano. Pure della modo del bambino-sopramobile. Sono un rimedio al vuoto e alla solitudine di una vita che è naturaliter satura, persino in ogni suo simbolo, di morte e di desolazione, di istinto di annullamento e autodistruzione. Scrive Luca Dombrè, nostro redattore a proposito della scelta di Hollande: “E’ soprattutto da questa stupefacente solerzia con cui si attivano progetti di legge ed iniziative governative di ogni tipo a favore di una minoranza piccolissima che si evince come l’omofobia in quanto totem ideologico sia una balla propagandistica di proporzioni enormi. Con tutti i guai in cui affonda l’Europa e non solo la Francia, guarda un po’ a neanche un mese dall’elezione di Hollande, uno dei provvedimenti più urgenti da attuare per il destino della nazione è il sedicente matrimonio omosessuale…” Essì, cari miei. Il demonio si sta precipitando con una alacrità spaventosa: che sia il segno che abbia intuito che i tempi stanno finendo e ha poco tempo a disposizione per il pervertimento generale, seguito all’apostasia generale e finale, dei quali parlano tante profezie? Tra le altre cose, dopo i fatti di Francia, sentivo al tg che la prossima nazione che approverà “matrimoni” e adozioni per i pederasti sarà il Portogallo. E allora mi sono chiesto: ma la Madonna di Fatima non aveva promesso che il “Portogallo conserverà la fede”? Perché dunque la Vergine non si dà una mossa? Poi qualcuno mi ha fatto sapere delle cose interessanti che ignoravo, e infatti mi dice Roberto di Perugia: “A dire il vero, vennero approvati già alcuni anni fa (peraltro, se ben ricordo, con una maggioranza risicatissima), tuttavia ciò fu fatto proprio all’inizio di questa crisi che si è rivelata disastrosa per il Portogallo (mi ci sono recato per Pasqua, e ho visto tanta povertà), non so quindi con quanto favore potrebbe essere accolto questo ulteriore passo…”. Poi aggiunge una cosa sulla Spagna stavolta: “Intendo dire, Antonio, che i matrimoni gay vennero approvati in Spagna in pieno boom economico (poi rivelatosi farlocco), non so, quindi, come potrebbe essere approvata dall’elettorato questa mossa in un Portogallo o in una Francia dai numerosi problemi economici e sociali… Come hanno imparato gli Spagnoli, e come, ma spero di no, impareranno i Francesi, con i matrimoni gay non si mangia né si lavora…”. Interviene Francesco di Bari, che chiosa: “Tranquilli, farà la fine di Zapatero, quando i francesi si troveranno con l’economia allo sfascio, e non sapranno cosa farsene delle nozze gaie”. Ecco, è questo il punto che mi faceva riflettere. Essì, credo proprio che Dio, quando si cominciano nella storia umana a superare certi limiti, suona la campanella: per ricordare a tutti chi è che comanda, chi è il padrone della vita e della morte, l’autore delle leggi di natura, dell’uomo stesso. È il castigo divino: che non si manifesta solo con terremoti e catastrofi naturali. Ma anche con la distruzione dell’idolo, del vitello d’oro che il mondo con arroganza ha innalzato verso il cielo a sfidare Dio stesso. In questo caso Dio sta velocemente distruggendo quell’arrogante idolo europeo sul quale ogni cosa è stata rovesciata e sacrificata, in nome del quale ciò che era sotto è finito sopra e ciò che era sopra è finito sotto, in omaggio del quale è stato inaugurato il mondo alla rovescia: quell’idolo è l’economia, il monetarismo, l’opulenza, il benessere che ha reso sazia e indifferente l’Europa. E che come gli idoli di Sodoma e Gomorra sarà distrutto. Nella Bibbia sta scritto: “E poiché aumentando la ricchezza e la potenza di Tiro, è anche aumentata la sua superbia e arroganza, ecco che Dio getta la città in fondo agli abissi”. C’è anche un passo inquietante nello stesso Libro, dove si dice che negli ultimi tempi ( ma in qualsiasi tempo così è stato, vedi al capolinea del mondo ellenico e di quello romano) Dio punisce i popoli sacrileghi mettendo sulla loro testa dei “capi effeminati”, degli invertiti, e poi tutti insieme li precipita nella rovina. Ancora nella Bibbia è scritto: “E poiché avete seminato vento, ecco, adesso raccoglierete tempesta”. Cosa è stato (ripetiamolo) della Spagna perversa di Zapatero? E’ scomparso Zapatero, i suoi avversari hanno prevalso, si dissolve nel nulla il suo magistero rovesciato, si chiudono le baracche alla fiera delle vanità, la miseria dilaga: son rimasti con quattro pederasti “sposati” e prossimi al “divorzio” in mano, a leccarsi le ferite, già intenzionati a porre fine anche a questa pagliacciata circense. Il deserto. La crisi economica che sommergerà, come sta sommergendo uno stato dopo l’altro, tutta l’Europa infedele e blasfema, sazia e arrogante, ebbra della sua vanità e demolitrice di se stessa, evirata ed effeminata, è, a mio avviso, l’incipiente castigo divino. Dopodiché, precipitati tutti giù, ci sarà di nuovo spazio per la riflessione, facendo silenzio sull’Essenziale. Ho qui davanti un libro di Chateaubriand, dove il gran convertito riflette su questa anomalia moderna nella quale al progresso tecnico non segue di pari passo un progresso morale, e anzi vi è un regresso. E allora il grande cattolico scrive: “Le catastrofi terribili non hanno mai mancato di succedere alla corruzione dei costumi. Dio ha forse combinato l’ordine fisico e morale dell’universo in modo che uno sconvolgimento di quest’ultimo comportasse necessariamente dei cambiamenti nell’altro”. La crisi economica come punizione divina a seguito della restaurata Sodoma e Gomorra, che si erge laddove sorgevano le grandi cattedrali della cattolicità? A sentire Chateaubriand, non è proprio Dio che punisce: è l’uomo che sfila una pietra angolare nell’edificio perfetto che Dio ha costruito intorno a lui. Se gli crolla tutto addosso, è davvero “colpa” di Dio?

mercoledì 4 luglio 2012

Animali e cristiani, istruzioni per l'uso

Gli animali sono stati creati da Dio, belli e utili, insieme a tante altre cose belle e utili che ci sono in natura.
Ma l'uomo è un'altra cosa.
Gli animali hanno un valore, ma non sono un valore in loro stessi. 
L'uomo è un'altra cosa.
Gli animali vanno rispettati perchè essere cattivi e crudeli contro ciò che Dio ha creato è sempre un male, ma il rispetto per l'uomo è un'altra cosa.
Gli animali vanno mangiati, e gustati, con gioia, perchè Dio ci ha dato le papille gustative per apprezzare una buona bistecca, il peccato consiste nel cucinarli male e nel non condividerli.

Dio è contento se i suoi figli sono contenti
Gesù non era vegetariano, non ha mai insegnato ad essere vegetariani. Anzi ha preso a simbolo per se stesso un animale da mangiare, l'agnello.
Avere un animale, tenerlo bene e curarlo è una cosa buona. Farne un idolo, magari diprezzando gli esseri umani, è male.

La persona ha un'anima immortale, la persona è un valore per se stessa, la persona è stata resa figlia di Dio. La persona, anche l'ultima e la più disprezzata, è costata comunque il Sangue del Figlio di Dio. 
Gli animali sono un'altra cosa.