lunedì 7 novembre 2011

Quando Dio è costretto ad umiliarci

Ci sono momenti nella vita di una persona o di un'intera società, in cui gli avvenimenti superano talmente la capacità di fronteggiarli che ci si sente davvero deboli, fragili, incapaci, buoni a nulla. Ci si percepisce piccoli e bisognosi di tutto.
Sono momenti in cui l'amore di Dio risplende su di noi.
Dio sa come siamo fatti. Conosce il nostro smisurato orgoglio, la facilità con cui lo dimentichiamo, presi dai nostri successi e dalle nostre abilità umane, e allora ci aiuta. Permette qualche batosta, perchè siamo teste dure, solo le batoste  ci fano piegare le ginocchia.
Siamo stati  elevati a figli di Dio per grazia del battesimo, ma ricordiamoci  che siamo creature, tra noi e il Creatore c'è un abisso di distanza incolmabile. L'unico ponte che può superare questo abisso è costruito a forma di croce. Quando siamo deboli è allora che siamo forti, dice San Paolo, perchè nella debolezza, che è la nostra croce, si manifesta tutta la potenza di Dio in Cristo Signore morto e risorto.

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