Nelle librerie cattoliche, piene piene di libri religiosi e teologici, che spiegano fin nei dettagli le cose dello spirito ai cristiani maturi, proprio lì c'è anche l'immancabile reparto dedicato ai cristiani che dovranno diventare maturi, i bambini.
Se proveremo a chiedere in quel reparto qualcosa, tipo una Bibbia spiegata ai piccoli, con illustrazioni e linguaggio semplice, verremo sommersi dalle proposte editoriali. Bene, grande è l'offerta, grande l'attenzione per i bambini. Bene? Proviamo a sfogliare i libri.
La cosa che salta subito all'occhio non è il testo. Ovviamente, trattandosi di Bibbia gli episodi più gettonati sono sempre quelli, e anche il linguaggio - più o meno semplificato - grosso modo è quello. Ciò che colpisce sono le illustrazioni. Si notano sopratutto un paio di elementi (quelli più importanti della Storia della Salvezza): la figura di Gesù e la crocifissione. Per quanto riguarda la figura, Gesù nella maggior parte dei libri non è distinguibile da tutti gli altri personaggi, né per abbigliamento, né per statura, e nemmeno per altri elementi. Questo da solo meriterebbe una bocciatura in qualsiasi esame di pedagogia. Qualsiasi persona che sa qualcosa di bambini sa pure che con questa scelta grafica si impone al cervello del bambino un messaggio, cioè che Gesù non ha nessuna particolarità, non si differenzia dagli altri uomini, non è speciale. Ovvero, con un segno di matita si nega la verità che Gesù è Figlio di Dio. Infatti a quell'età conta più la rappresentazione grafica che pagine fitte fitte di parole. E questo messaggio di banalizzazione rimane impresso nella psiche e nell'anima dei bambini anche quando diventeranno grandi (= cristiani maturi). Sempre nella figura di Gesù raffigurato in questi libri si nota il particolare del volto, disegnato con stile fumettistico, ma di fumetti di brutta qualità. Un volto insignificante, senza anima, né intensità, con espressioni ridicole e buffe. Insomma un pupazzetto a mala pena degno di un cartone giapponese di serie b. Che fascino deve emanare un Gesù di questo tipo sui nostri bambini? Che capacità di richiamo? Si potrebbe mai decidere di investire la vita su uno sgorbio come questo?
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Per un Dio così si può anche evitare di essere cristiani |
Ma il massimo di questi libri lo troviamo nel capitolo della crocifissione. Assolutamente ipotetica. Nel senso che la maggior parte dei volumi non presentano un'immagine della crocifissione, al massimo - se va bene - una croce senza nessuno sopra. Per di più la croce è disegnata lontano, su una collinetta quasi immaginata più che tratteggiata. Insomma tutta la carnalità, la verità del Cristo morto per noi, viene censurata senza pietà. La morte di Gesù, il momento più alto della storia, la ragione della nostra speranza e della nostra liberazione, pudicamente nascosto come il grembo delle verginelle che amministrano le case editrici cattoliche. Non bisogna spaventare i bambini con la verità, hai visto mai che possano diventare cristiani veri? Bisogna renderli degli imbecilli che credono in un cristianesimo buonista, che si esaurisce tutto nel segno della pace a Messa, bisogna farli crescere cristiani adulti, cioè senza Dio, ma con tanto io, narcotizzato e rincretinito.
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.