mercoledì 8 febbraio 2012

Ma solo un cristiano può fare del bene?

No, ma forse sì.
Noi saremo giudicati sulle nostre opere di misericordia. Sul bene che avremo fatto agli altri, vedendo nel nostro prossimo Cristo stesso. Saremo giudicati per il cibo che avremo dato, per i corpi che avremo dissetato, per la consolazione che avremo donato ai malati e ai carcerati.
Perchè tanta importanza a questi gesti, se la vita che conta è quella eterna in Paradiso, e non questa che stiamo vivendo? Perchè essere giudicati sui gesti di bontà corporali verso chi ha bisogno, se il vero bene è la salvezza dell'anima?
Forse perchè la salvezza dell'anima è opera di Dio, ma la consolazione dei corpi è alla nostra portata. Forse perchè, come Gesù è l'immagine visibile di Dio e con la sua visibile morte in croce esprime la Misericordia e l'Amore del Padre per noi, così i nostri gesti di carità sono la rappresentazione visibile dello stesso amore che salva le anime e apre le porte dell'eternità.
Dio non disprezza il mondo da Lui creato. E nel mondo devono essere rispecchiate in modo comprensibile e tangibile le realtà invisibili. L'amore di Dio si manifesta visibilmente in Cristo. Ma anche nelle nostre forme quotidiane di carità, che oggettivamente hanno un valore relativo, ma che - se operate in nome e in unione a Cristo - assumono un significato che va ben oltre la loro dimensione concreta.
Don Marco Rocci,
esempio di carità concreta
tra gli emarginati di Roma










































































Ecco perchè Gesù può dire a coloro che hanno fatto del bene: "Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fino dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Ed ecco perchè il bene fatto ignorando Gesù, ha il significato del gesto concreto di buon cuore, ma non assume un valore salvifico, non esprime l'opera redentrice del Cristo. E' filantropia.
Le organizzazioni di beneficenza hanno dei meriti umani, ma il bene è vero bene solo se ha il sigillo della Croce e il volto
della Sindone. Forse per questo le opere di carità più meritorie e più durature nei secoli sono state sempre quelle della Chiesa Cattolica e dei suoi Santi.




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