La Messa domenicale è un obbligo per i cristiani, ma come al solito, nel cristianesimo, ciò che è obbligato è un regalo di Dio. E infatti a Messa ci si va per lodare Dio e per offrirgli il culto che spetta al nostro Creatore e Padre. Ma nella Messa, in realtà, è il Padre che si fa presente nella nostra vita offrendoci amorevolmente - ogni volta - suo Figlio, perché nella liturgia c'è il rinnovamento del sacrificio di Cristo. Ogni volta che il celebrante ripete le parole, tutti ci ritroviamo sul Golgota, sotto la Croce, tutti veniamo posti davanti a Gesù vivo e vero, tutti siamo chiamati a nutrirci realmente dell'Agnello senza macchia.
Nella Santa Messa Gesù c'è, veramente c'è, con il suo Corpo, la sua Anima, il suo Sangue e la sua Divinità. Il Padre vede la nostra debolezza, vede la nostra incapacità, il nostro peccato che ci uccide, e impietosito ci offre il cibo per la vita eterna. Gesù.
Un cristiano senza Messa era un cristiano |
Che pena quando ci accorgiamo, e noi fedeli ce ne accorgiamo, che un prete non crede in quello che fa, che celebra superficialmente, che confida più nelle sue parole che nella potenza dello Spirito Santo. Che pena se, tenendo tra le mani il Figlio di Dio, non adora, non dà il tempo di pregare, corre. Che pena le Messe brutte, con le preghiere trascinate, con i canti inappropriati, con i telefoni che squillano, con i cristiani che di fronte a Cristo non si inginocchiano. Uno spasso per il demonio.
Allora riscopriamo la Messa: curiamo la giusta preparazione, magari avendo già letto il vangelo (per esempio qui), andiamoci pensando a Chi incontreremo e mangeremo. Prepariamoci con una confessione fatta bene. Prepariamoci chiedendo alla Madonna di sedersi vicino a noi nel nostro banco, per farci partecipare con i suoi sentimenti e la sua devozione alla sacra liturgia. La Messa così ritornerà ad essere il motore della vita ecclesiale, il cuore della settimana, il luogo della fede, il nutrimento del mondo.
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
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