A Rue du Bac, a Parigi, La Madonna spiegò a Caterina Labourè che ci sono moltissime grazie che Lei è pronta a donare agli uomini se solo le chiedessero. Molto spesso quando ci rivolgiamo alla Vergine per implorare il suo aiuto è quasi sempre per le solite richieste: guarigioni fisiche, l'aiuto nelle difficoltà economiche, trovare un lavoro, ecc. Facciamo benissimo, Maria è una madre, anzi è la nostra Madre, e come ogni mamma si preoccupa di ogni bisogno dei suoi figli. Però occorre andare più in là e imparare a chiedere anche altro: la conversione, l'unità familiare, la protezione dei figli. Ma si può scendere ancora di più nella profondità della vita spirituale. Ci sono doni che possiamo e dobbiamo chiedere per arricchire ulteriormente la nostra vita, e che Maria ci può ottenere dal Padre. Doni che colmano i nostri bisogni e che guariscono le ferite della nostra fragilità. E allora si può chiedere alla Madre la grazia di avere la conoscenza e il dolore per i peccati commessi, la grazia della perseveranza nella preghiera, la grazia di saper portare una particolare croce, la grazia di morire nella speranza, la grazia di capire il nostro posto nella Chiesa, la grazia di correggere un aspetto del carattere, e così via.
La medaglia di Rue du Bac |
Non dobbiamo commettere l'errore di venerare Maria e poi tenerla fuori da qualche piega della nostra vita. Se abbiamo fiducia nel Padre, che ci ha donato la Madonna come Mediatrice di tutte le grazie, allora a questa Madre dobbiamo affidare tutto della nostra esistenza, i fiori ma anche ogni singola foglia e ogni spina del nostro giardino. Chiediamo tutto, chiediamo senza vergogna, chiediamo senza sosta, chiediamo con lo sguardo sempre rivolto alla Vergine Madre di Dio.
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
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